Questo articolo è dedicato agli amanti del trekking in particolare, e agli amanti dei paesaggi naturali in generale.
La zona dove scorre il fiume Verdon si trova nella Francia sud-orientale, tra l’Alta Provenza e il Delfinato,nei pressi di Sisteron e Digne.
Il Parco del fiume Verdon è rinomato perché c’è un tratto dove il fiume scorre tagliando due montagne, in un canyon che viene infatti chiamato ‘unico canyon del Vecchio Continente’.
In questa zona si possono fare diversi percorsi, escursioni ed anche escursioni sulla canoa, anche rafting penso…
Sono arrivata in questa zona dopo una vacanza in giro per la Provenza e campeggiavo a La Palud, che è il paese più vicino.I percorsi partono dal rifugio della Maline, a un paio di km da La Palud.
Il percorso che avevo scelto con le mie amiche durava dalle sei alle otto ore, piuttosto impegnativo, mi sembra che si chiamasse ‘percorso del martello’.
Questo percorso porta a passaggi a livello del fiume, dove ci si può fermare sulle piccole spiagge in riva al fiume, fin su a pezzi in salita sulle montagne, i dislivelli sono piuttosto importanti. La natura di questa zona è molto verde e rigogliosa, proprio uno spettacolo incantevole da guardare.
Un’abitudine che ho imparato durante questa che è stata la mia prima esperienza di trekking seria, è che chiunque tu incroci sul tuo cammino ti saluta… avremo salutato decine di persone di svariate Paesi.
Uno dei punti più belli del percorso per me si trova al culmine di una salita da dove si domina il canyon e ci si ritrova a svariati metri di altezza dal fiume… tu sei in cima ad una scalinata da cui vedi il fiume che scorre rapido in basso e tutto intorno a te le montagne con la loro natura verde e vivace… uno spettacolo mozzafiato!!!
Verso la fine del percorso c’è un piccolo laghetto, preceduto da una breve galleria, dove le acque del Verdon si calmano un po’ e dove ci si può riposare dopo tanto camminare e prima dell’ultima fatica, che è l’ultima salita da fare.
Dopo questa salita si arriva al ’Point Sublime’, che è il punto panoramico per eccellenza, da dove si può ammirare tutta la ‘Grande Corniche’.
Per affrontare bene questa gita bisogna ricordarsi di portarsi dietro molta acqua, perché si suda parecchio e durante il percorso non ci sono né bar né chioschi, fatta eccezione per la Maline che è all’inizio del percorso e per il bar nei pressi del Point Sublime.
Conviene partire abbastanza presto al mattino per sfruttare le prime ore della giornata quando il caldo non è ancora fastidioso e, ovviamente, calzare scarpe comode. In definitiva, è sconsigliato ai più pigri!!!
Concludo dicendo che per me, amante della natura e delle passeggiate, è stata una bella esperienza perché, nonostante la fatica e le difficoltà a seguire il sentiero che non era ben segnalato, la natura di questa zona, i paesaggi e la particolarità del canyon hanno reso questa una gita veramente unica e affascinante.
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